Catalogna, la Spagna nei guai

Innanzitutto questa è solo un’opinione, vero. È solo l’opinione di un giornalista spagnolo dopo 23 anni di testimonianze sull’attualità. Un’opinione. E ce ne sono parecchie.

Prima cosa, la Catalogna non è mai stata indipendente. Apparteneva a l’Aragona e poi l’Aragona è diventata una regione della Spagna, come la Castiglia o la Galizia. La scoperta dell’America appartiene solo dal regno di Castiglia. Aragona, invece, mise i suoi interessi nel Mediterraneo, nel sud Italia, per esempio. No, non c’era ancora la Spagna.

Poi la Catalogna è una delle regioni spagnole più ricche. Per anni lo Stato ha destinato i più importanti dei suoi investimenti alla Catalogna. Milioni di lavoratori castigliani, andalusi, galiziani hanno dovuto abbandonare la loro casa, prendere i loro figli e i loro bagagli e fare strada fino alla Catalogna, i Paesi Baschi o Madrid. Tranne per Madrid la Spagna è una ciambella, il centro è assolutamente vuoto.

Inizialmente gli indipendentisti volevano solo avere le condizioni economiche dei baschi. (anch’io e gli andalusi e i galiziani e gli estremegni e i canari e gli asturiani e i cantabri e i…) Siccome la costituzione spagnola non lo permette (sì, è vero, i baschi sono dei privilegiati) hanno voluto dividere la Spagna e hanno solo diviso la società catalana, le famiglie catalane, gli amici, le aziende e le ditte. Al 50%. Great work, folks!

Purtroppo (Purtroppo?) le legge vanno ubbidite, che ti piacciano o no. E se non ti piacciono ci sono sempre il Parlamento e la Democrazia per cambiarle.

Una domanda, perché sono sempre i ricchi a voler l’indipendenza? Vogliono l’indipendenza o non vogliono condividere le loro ricchezze?

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Pedro de Hoyos

Escribir me permite disfrutar más y mejor de la vida, conocerme mejor y esforzarme en entender el mundo y a sus habitantes... porque ya os digo que de eso me gusta escribir: de la vida y de los que la viven.

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